Un tempismo assoluto e perfetto; in un panorama di crisi planetaria e in un momento in cui (l'incubo) l'economia diventata l'argomento principale della nostra esistenza con la perdita del rapporto (rassicurante) banca-sicurezza, l'arte rimescola le carte. L'arte, con la sua capacità di fornire nuove ottiche, ci dimostra che dalla munnezza (intesa come titolo spazzatura) si può creare valore e business. Una sorta di ri-ciclo, si parte dalla spazzatura per ri-cominciare.
Amy-d è nata dall'esigenza di comunicare, attraverso i linguaggi dell'arte, il rapporto che lega l'individuo con l'economia intesa, secondo le parole di Samuelson, come lo studio del modo in cui gli individui e la società scelgono, con o senza l'intervento della moneta, di impiegare risorse produttive per il consumo attuale e futuro, tra varie persone e gruppi sociali. Da questo punto di vista, Amy-d è figlia legittima del difficile periodo che stiamo attraversando.
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con Luigi Lanaro e Nicola Felice Torcoli.
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